22 mag 2014

Le sette fate dell'arcobaleno

Con la settima storia del blog: "Le sette fate dell'arcobaleno" torniamo nel mondo delle fiabe. 
La particolarità di questo racconto (di undici pagine) dipende principalmente da un fattore, del quale è bene essere consci prima di avventurarsi nella lettura: le creaturine della storia parleranno spesso in rima, e le loro frasi cercheranno sempre di rendere la lettura il più musicale possibile. Se finirete per immaginare le fate della storia canticchiare le proprie parole, non preoccupatevi, è lo scopo del racconto. Durante la sua creazione ho cercato di concentrarmi principalmente sui dialoghi, tentando proprio di renderli quasi indipendenti dal resto della struttura. 
Siete tutti invitati a rivelare, a fine racconto, quale sia la vostra fata preferita fra le sette protagoniste.
Sperando di non averi spaventato troppo, ecco le prime righe della storia, seguite dal link a fondo pagina per accedere alla storia completa (ringrazio Elisa Di Virgilio per il disegno sottostante, che ha dato vita ai volti delle sette fate):

Le sette fate dell'arcobaleno


Esistono leggende che si raccontano nei tristi giorni di pioggia, quando lo stesso cielo decide di piangere; leggende che in un lampo ci riportano indietro, fino agli antichi tempi dell’eterna tempesta:
Non vi era un dì sereno da milioni e milioni di giorni, in quella strana era; ma gli uomini non potevano testimoniarlo, poiché non erano ancora nati. La magia, invece, era già presente, e furono le sue creature a tramandare la storia.
Il dominio delle fiamme si era concluso da tempo, dopo aspre lotte e numerose altre leggende, e per la successione degli eventi, sempre in moto, il potere era passato di mano: gli spiritelli della pioggia erano i signori di quell’era.

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